Si è da poco concluso l’evento di presentazione del The Daily, il nuovo quotidiano per iPad di News Corporation. Alla presentazione, che si è svolta presso il Museo Guggenheim di New York, erano presenti Rupert Murdoch, il VP Internet Services di Apple Eddy Cue e i tre executive responsabili del Daily, ovvero Jesse Angelo, John Miller e Greg Kleinman.
L’app, almeno a giudicare dalla presentazione, promette bene anche se non c’è nessuna grande sorpresa rispetto a quanto era già trapelato nei giorni scorsi: The Daily sarà pubblicato quotidianamente (ma ci saranno comunque breaking news e aggiornamenti in tempo reale) e proporrà contenuti testuali e multimediali di vario genere. Costerà 99 centesimi di dollaro alla settimana (o 39,99$ l’anno) e verrà inviato tutte le mattine sugli iPad degli abbonati tramite una nuova tecnologia di push subscription che Apple per adesso sta testando solo su questa applicazione.
The Daily è già disponibile per il download ma solamente dall’iTunes Store americano. Se volete testarla dunque dovrete fare ricorso ad un account statunitense e a una iTunes Card d’oltre oceano per il pagamento della subscription.
Il quotidiano/app per iPad di Murdoch e Co. ha ricevuto l’endorsement ufficiale di Apple, che ha inviato Eddy Cue all’evento. Il contributo di Apple al lancio del The Daily non si è però limitato alla semplice investitura pubblica dell’app: gli ingegneri di Cupertino hanno lavorato a stretto contatto con i tecnici della News Corporation per permettere di creare un prodotto editoriale senza precedenti. La tanto vociferata Push Subscription, che permette di rinnovare in automatico l’abbonamento e di gestire l’update quotidiano dei contenuti, è già integrata all’interno dell’applicazione di News Corp e in futuro verrà estesa ad altre pubblicazioni. Eddy Cue tuttavia si è trincerato dietro un secco no-comment al riguardo, spiegando che presto Apple affiderà ad una comunicazioni ufficiale tutti i dettagli.
The Daily è, senza mezze misure, la prima pubblicazione a mescolare da zero la produzione delle notizie vecchio stampo, affidata ad una struttura e a metodi tradizionali (la redazione è composta da più di 100 fra editor e giornalisti), alle nuove possibilità multimediali offerte dall’iPad.
Pensate alla produzione multimediale di un’app come quella di Wired ma sputata fuori ogni singolo giorno. La messa in pagina è completamente digitale (tutto HTML5) e viene a mancare tutta la parte della distribuzione tradizionale del giornale. Sarà un successo? Non è facile dirlo, ma certo è che uno sforzo di questo tipo per la produzione di un’app editoriale non si era mai visto prima.
Potrà essere lo spunto per una nuova generazione di giornali e riviste? A giudicare dai costi – meno di 500 mila dollari a settimana, ha detto Murdoch – l’investimento è alla portata anche di altri magnati dell’editoria.
Piccolo grande problema: la diffusione dello strumento di lettura. Il capo di News Corp. ha messo in chiaro che Apple sa bene che i prossimi “major tablets” prima o poi avranno la loro versione del The Daily. Ma ha detto anche che per adesso c’è solo l’iPad.
Il pubblico potenziale è già abbastanza grande (15 milioni di tablet venduti nel 2010) ed è destinato a crescere, mentre il Web, il luogo virtuale cui si vorrebbero destinate le nuove pubblicazioni online e che finora si è dimostrata ben poco “viabile” per chi delle news ha fatto un business, non è del tutto tagliato fuori dalla fruizione delle notizie del The Daily.
Il quotidiano non sarà accessibile direttamente da Web ma News Corp. ha adottato un metodo “alla Instagram” per permettere la condivisione delle notizie: se un abbonato del Daily condividerà una news su Facebook e Twitter i suoi contatti potranno leggerla in una pagina dedicata HTML5 creata ad hoc, ma non potranno navigare le altre notizie.
Nei testi all’interno dell’applicazione saranno poi presenti link che si apriranno nel browser e non mancheranno i richiami a feed Twitter e social di vario genere. Un mix fra la chiusura di un’applicazione e l’apertura del Web che apre una nuova strada, non rivoluzionaria ma non ancora battuta a dovere. Sarà la soluzione alla crisi dell’editoria? Solo il tempo saprà dircelo.
Alla fine dell’evento si è tenuta una sessione di Q&A: qui tutti i dettagli.
peccato non sia acquistabile in italia
rapido conto della serva:
500.000 $ a settimana
x 52 settimane = 26.000.000 $/anno
prezzo abbonamento annuale = 40$ /anno
26.000.000/40= 650.000 abbonati
la vedo dura!
soprattutto se distribuiscono solo in U.S.A.
@ micbru: calcolo quasi corretto … ma non conti tutta la pubblicità, gli sponsor ed i brand che faranno a cazzotti per uno spazio sul primo quotidiano su iPad … il prezzo che te paghi giornalmente o mensilmente, come i 40 $ annuali, sono una minima percentuale dei ricavi di una testata … un pò come i giornali attuali che troviamo nelle nostre edicole, mai provato a controllare quante pagine di pubblicità e riquadri ci sono in un giornale di distribuzione nazionale ??? aggiungo inoltre che 650.000 abbonamenti, se i contenuti meritano ovviamente, in previsione anche delle nuove vendite di iPad 2, sono una minima parte, considerando anche solo il 50% della popolazione degli USA, ovvero 158.000.000 di americani (l’ultimo rilevamento a maggio 2010 stima una popolazione di 317.000.000 circa) … Se News Corp. se la gioca bene avranno avviata una seconda vita per l’editoria quotidiana !!!
Conta anche però che 650K abbonati, su 15milioni di iPad sono poco meno del 4%…
Per me andrà molto bene invece!!
micbru dice: