FastCompany ha rilasciato una comparazione dettagliata tra il kit di sviluppo per i developer delle mappe di Apple e quelle di Google dopo avere intervistato diversi sviluppatori riguardo quelle che sono le due principali scelte per quanto riguarda la geolocalizzazione su iOS.
Lee Armstrong (Plane Finder) e Bryce McKinley (Tube Tamer) hanno esperienza con entrambe le piattaforme, e hanno criticato Apple per concentrarsi troppo su feature esteticamente appaganti dimenticando le funzioni basilari. Secondo i due, le immagini satellitari di Apple sarebbero troppo scure, sfocate e prive di contrasto:
Un problema per Google sarebbe invece legato alla visualizzazione ibrida. A differenza del kit di sviluppo di Google, le mappe di Apple disegnano strade semi-trasparenti che permettono di vedere gli incroci segnalati, ma permettono comunque di visualizzare la strada sottostante. In MapKit le strade sono opache, e questo significa che spesso è difficile riuscire ad avere una idea di ciò che è stato fotografato.
I due hanno poi proseguito lamentando il fatto che le mappe di Google hanno un limite di frame al secondo visualizzabile a schermo (30) che producono una visualizzazione spesso non fluida delle mappe quando vengono zoomate o spostate.
McKinlay e Armostrong hanno concluso sostenendo che il kit di sviluppo di Apple ha meno bug e un supporto nel tempo assicurato, oltre al fatto che è più semplice da utilizzare per i nuovi arrivati nel settore. Allo stesso tempo il kit di Google ha meno limitazioni, ma la sua integrazione è più complicata e richiede la mano di uno sviluppatore più smaliziato.
Apple, nel frattempo, si è trovata di fronte a diverse critiche riguardanti le sue mappe. Le più spettacolari risalgono a qualche mese fa. Dopo la cacciata di Scott Forstall (causata probabilmente proprio da queste mappe), Apple è stata sotto i riflettori per un sostanziale problema di geolocalizzazione riguardante la cittadina di Mildura, in Australia.
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