Dopo la causa Una nuova class-action è stata intrapresa contro Apple a partire dalle accuse di Frederick Black, un cittadino della Florida che ritiene illegali le imposizioni di Apple nell’ ambito della vendita di brani musicali con DRM.
Black ritiene che le restrizioni applicate dalla azienda di Cupertino ai brani scaricati da iTunes, che possono essere trasferiti solo su iPod e non su player mp3 di terze parti, infrangano le leggi AntiTrust della Florida. Allo stesso modo, l’inviperito utente, ritiene di sentirsi leso dall’impossibilità di caricare sul proprio iPod i brani musicali comprati su altri stores online.
La denuncia risale alla fine di agosto, quando un verbale di 19 pagine è stato depositato presso il Tribunale Distrettuale della Florida. In questi giorni, però, il procedimento è stato trasferito presso il Tribunale Distrettuale della California del Sud, su richiesta della stessa Apple, perchè già in passato sono stati depositati casi del genere in quel medesimo tribunale e la legislazione americana prevede la possibilità di unire più casi simili in un unico processo.
Nella denuncia di Black si può leggere:
“Nonostante Apple abbia la possibilità di concedere la licenza [per l’ utilizzo di iTunes con altri lettori, n.d.r.] ad altri produttori di hardware, sceglie di non farlo così da limitare la competizione e mantenere la propria quota monopolistica del mercato dei contenuti digitali”
Black accusa inoltre Apple di non aver voluto dare la possibilità ai propri utenti di utilizzare il diffuso formato Windows Media sui propri player e di non aver nemmeno contrattato accordi cooperativi per l’ utilizzo di formati di protezione che fossero maggiormente standardizzati, sempre nel presunto intento di limitare la competizione e mantenere la propria posizione dominante.
Le lamentele di Black fanno sorridere, soprattutto quando per parlare di integrità nella garanzia della concorrenza nel mercato della riproduzione digitale, viene citata proprio Microsoft, (detentrice del formato Windows Media citato nella denuncia), che in passato ha avuto qualche problema con le leggi antitrust europee. La UE comminò all’ azienda di Redmond una multa da 497 Milioni di $, (pagata integralmente a luglio 2004), obbligando inoltre la Microsoft a fornire una versione di Windows sprovvista del programma Media Player.
Il Magazine MAC News World, che si era già occupato della questione a inizio settembre, riporta il commento dell’ Avvocato di Miami Stephen Nagin, che si occupa di Antritust . Nagin si dice scettico riguardo la possibilità che Apple possa perdere la causa, dicendo che non vede come si possa giudicare poco trasparente o truffaldino il comportamento di Apple verso i propri clienti: le caratteristiche degli iPod sono ampiamente pubblicizzate e chi ne compra uno è quasi certamente informato dei limiti del dispositivo che sta acquistando.