Art Studio Entertainement Media è l’azienda che ha creato il dispositivo noto come EFI-X, un modulo USB interno che permette di gestire in maniera innovativa il boot di qualsiasi sistema operativo. EFI-X è molto conosciuto nel mondo Apple perché permette di installare in maniera pulita e indolore Mac OS X su un PC. Ma EFI-X non va associato ai produttori di cloni e al mondo Hackintosh vero e proprio. Per capire perché abbiamo fatto una -lunga- chiacchierata con il CEO di ASEM, Davide Rutigliano.
Ciao Davide. Che ne dici di cominciare l’intervista spiegando ai nostri lettori e a noi come è nata l’idea di EFI-X e da chi è stata concepita?
Innanzitutto ad ASEM siamo utenti Apple convinti e fedeli, io personalmente sono utente Apple dal 94, e mio padre da 10 anni prima di me. Anni fa abbiamo visto l’ ambiente di hackintosh, e non ci è piaciuto, in quanto c’era molta pirateria e molta approssimazione nei risultati, quindi abbiamo pensato di creare qualcosa di rivoluzionario che portasse questo fenomeno inarrestabile su un piano di legalità, con un organizzazione professionale fatta da professionisti.
Poi però abbiamo visto che c’era molto di più da fare, non necessariamente correlato con Apple. In pratica, il boot dei nostri computer, Apple, o meno, è un settore assolutamente non sviluppato come dovrebbe e quindi abbiamo creato il concetto di BPU (Boot Processing Unit). In futuro EFI-X farà molto, molto di più che permettere di usare sistemi operativi multipli sulla stessa macchina.
Molto interessante, sicuramente qualcosa che non si vede tutti i giorni. Ma al momento sul vostro sito leggo che EFI-X non è esattamente “per tutti”. Pensate di trasformare questa versione, al di là di sviluppi futuri, in un prodotto consumer o rimarrà destinato ad una nicchia di smanettoni per un po’ ancora?
Il settore consumer non ci attira molto a dire il vero. E’ un settore popolato da ditte che non fanno altro che scannarsi per l’ ultimo centesimo, noi siamo abbastanza comodi nella nostra nicchia fatta di persone che sanno dove mettere le mani.
Sarà così anche con i futuri prodotti EFI-X legati al concetto di Boot Processing Unit? E di cosa si tratterà?
Beh, abbiamo molta roba in cantiere. Abbiamo già pronta la prossima versione di EFI-X, che forse avrà un target più ampio per ragioni che sono ancora top secret. Inoltre abbiamo un case per computer rivoluzionario (modestamente di mia progettazione) con apertura motorizzata ed un nuovo formato di motherboard ed ovviamente una motherboard compatibile con questo nuovo formato senza cavi e senza viti, molto comodo da smanettare :).
Poi il nostro capo ingegnere, Wilhelm, sta progettando anche una nuova USB stick con un sacco di features assolutamente innovative, spero di riuscire a metterla sul mercato entro il 2009, abbiamo già dei prototipi e sono splendidi.
Wow, quindi una piccola rivoluzione addirittura nell’approccio alla gray box e alla disposizione dei componenti! Un po’ quello che aveva in mente Steve Jobs quando ha tirato fuori l’iMac :). Anche le ambizioni sono le stesse :)?
Steve Jobs è sempre stato il mio role model sin dagli anni ’90. Come ambizioni credo che siamo su piani differenti, Apple Inc. è una società per azioni, mentre io vorrei che ASEM rimanesse sempre una società libera da vincoli economici con terze parti. Ma di sicuro le ambizioni di cambiare il mondo dell’IT sono le stesse!
Per ora EFI-X è destinato ai computer fissi. Sembra che la moda del momento, almeno nel Mac Web, sia quella di installare Leopard su qualsiasi NetBook disponibile . Evidentemente tutti vorrebbero che Apple dicesse la sua in questo settore. Qual è il vostro interesse in questa direzione?
abbiamo scartato il progetto di EFI-X su notebook. Non è un mercato che collima con le nostre direttive. Al limite, e questo è molto probabile, forse produrremo una versione speciale per ultraportatili come l’OQO. Sarebbe una bella idea, ma ci sono moltissime limitazioni tecniche, in tal caso dovremmo aggiungere un unità FPU sul modulo, siccome quella dei subnotebook è una vera fetecchia!
In ogni caso la CPU attualmente montata sul nostro EFI-X è già potentissima, infatti la useremo per progetti di charity in futuro, mettendola a fare calcoli molecolari per la ricerca contro il cancro e malattie genetiche, senza gravare sulla CPU ospite.
Quanto ci dici lascia quindi intuire che l’utilizzo di EFI-X per installare OS X su comuni PC è solo una piccola parte di ciò che potrà fare il dispositivo?
Assolutamente si, EFI-X sarà presto un dispositivo che consentirà una serie di cose fino ad ora impensabili.
Immagino che tu non possa dircelo ma noi ci proviamo lo stesso… cose impensabili di che tipo?
Non sarebbe serio da parte mia enunciare features che non sono ancora testate e pienamente funzionali… Ma posso dire da ora che non tarderanno ad arrivare. Il prossimo firmware in uscita a giorni infatti contiene tutta la struttura modulare che consentirà ad un numero impressionante di tools ed utility di essere utilizzate al boot, persino senza hard disk.
Qualcosa di simile all’Express Gate che ha implementato Asus sul nuovo eeeBox, ma ancora più potente?
Con tutto il rispetto verso Asus, noi sviluppiamo il software con tutt’altri canoni in mente…
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