In queste settimane Apple è impegnata a rispondere al fuoco di fila mediatico che ha fatto seguito alla pubblicazione delle inchieste del New York Times sulla produzione degli iPhone e degli iPad. Nel primo articolo della serie il New York Times collegava direttamente l’outsourcing del lavoro produttivo in Cina al declino della classe media statunitense.
Come se non bastasse negli States è tempo di primarie Repubblicane e diversi candidati hanno pensato bene di cavalcare l’onda emozionale del “riporteremo i posti di lavoro cinesi in patria”.
La risposta di Apple a queste ed altre velate accuse è arrivata a qualche settimana di distanza. E’ una pagina promozionale pubblicata sul sito Apple che illustra, numeri alla mano, come l’economia dell’innovazione portata avanti da Apple negli ultimi anni, assieme con la nuova App Economy, abbia contribuito a creare 514.000 posti di lavoro (diretti o nell’indotto) in 50 Stati americani.
I numeri non sono frutto dei rapidi calcoli dell’ufficio marketing di Cupertino, ovviamente, ma derivano da uno studio statistico commissionato da Apple alla Analysis Group, che ha “utilizzato le informazioni sull’ammontare totale delle spese sostenute da Apple per beni e servizi negli Stati Uniti nel 2011 e ha applicato quelle informazioni ai moltiplicatori Type 1 standard sviluppati dal Bureau of Economic Analysis americano”.
Secondo la ricerca sarebbero quindi 304.000 i lavoratori che beneficiano dall’economia “fatta girare” da Apple. Si va dai dipendenti Apple agli addetti UPS che consegnano la merce per conto dell’azienda, dai dipendenti Samsung che assemblano gli A6 in Texas ai dipendenti della Corning che realizzano il Gorilla Glass per gli iDevice nello Stato di New York e in Kentucky.
210.000 sono i posti di lavoro creati invece dall’ecosistema delle app. Apple ha preso a riferimento un recente studio di Technet sull’impatto globale della App Economy (che teneva conto anche dell’apporto di altre realtà come Facebook e Google) e ha scorporato dal numero complessivo i posti di lavoro direttamente collegati alla iOS App Economy.
Altri numeri interessanti che emergono dal report pubblicato da Apple:
- I dipendenti Apple negli U.S.A. sono 47.000 (rientrano nel computo dei 304.000 posti di lavoro diretti o indiretti)
- 257.000 dipendenti di aziende dell’indotto che operano in campi come lo sviluppo di componentistica e materiali, servizi professionali di analisi e scientifici, vendita e rappresentanza consumer e business, trasporti e sanità e previdenza.
- 70.000 sono i dipendenti Apple in tutto il mondo
- 7800 le nuove assunzioni Apple nel corso del 2011
- 19500 nuove assunzioni dal 2008 ad oggi
- 7000 lavoratori del settore edile per costruire il nuovo campus da qui al 2014
- 27350 sono i dipendenti USA di Apple Retail
- 3500 dipendenti lavorano in un Apple Store da più di 5 anni
- Tutti i call-center Apple (21 in 15 Stati) hanno sede negli U.S.A. e danno lavoro a 7700 persone.
Raf Faele 03/03/2012 il 13:44
…esattamente come la FIAT e altre “aziende” del bel paese, dove bastano tre o quattro operai fannulloni per bloccarne migliaia di onesti, e con alle spalle sindacati irresponsabili. Per non parlare dei politici. Amen
Asd 03/03/2012 il 14:34
Raf, ma cosa dici? Ma vergognati! Vai a vedere quanto poco guadagna un operaio Fiat e quanto logorante è il suo lavoro.
Raf Faele 03/03/2012 il 17:04
Ah, scusa Asd, mi ero dimenticato di te: “Per colpa di cinque operai fannulloni”.
roro_ch 03/03/2012 il 19:28
Suvvia se i problemi dell’Italia si fermassero qui…..
Prima di far risorgere economicamente il vostro paese occorrerebbe un drastico e repentino cambio di mentalità…davvero utopico!
Raf Faele 03/03/2012 il 19:33
Dai l’esempio.